BITONTO : 1734* IL MIRACOLO DOPO LA BATTAGLIA
Videomapping
Una produzione dell’Accademia di Belle Arti di Bari
In collaborazione con
Comume di Bitonto
Museo Archeologico Bitonto
Comitato Confraternale Feste Patronali Maria SS. Immacolata Bitonto
Artech, Servizi tecnologici per lo spettacolo
Oistros Edizioni
Diretto da Antonio Rollo in coproduzione con DualBit.
WE DID
- Direction
- Editing
- Animation
STAFF
- Antonio Rollo, regia
- DualBit, assistenza alla regia
- Nicola Fiorentino, animazione 3D
- Giuseppe Magrone, riprese video
- Davide Mangione, assistenza al suono
- Nicola D’Agnelli, assistenza tecnica
- Attori
- Katia Addese
- Antonio Colonna
- Elisabetta Leuzzi
- Giuseppe Mancini
- Giulio Montinaro
- Vitantonio Saulle
- Grazia Tagliente
"Siamo nella notte del 23 maggio 1734. Il generale Montemar, a capo delle milizie borboniche, è pronto a lanciare la carica contro l’esercito asburgico, ritiratosi intorno alla città di Bitonto. Un temporale improvviso rimanda l’attacco all’alba. Le prime avvisaglie vedono gli austriaci respingere la fanteria spagnola. Nel giro di poche ore la furia della cavalleria e dell’artiglieria pesante costringe alla resa il generale Belmonte. Una battaglia cruenta, con oltre mille morti, che si conclude al calar del sole del 25 maggio. Il giorno successivo, Montemar ha intenzione di saccheggiare la città di Bitonto ma viene fermato dall’apparizione della Vergine Maria che esclama: Non oltraggiare questa città, poiché essa è la pupilla degli occhi miei ed i cittadini sono figli miei. Io la difenderò! Questa battaglia consegna definitivamente l’Italia nelle mani dei Borboni. Questa battaglia è combattuta in un tempo senza l’elettricità, difficile persino da immaginare ai nostri giorni. Le strategie di combattimento fanno eco al gioco degli scacchi. Un gioco in cui morte e intelligenza si declina intorno al ruolo ricoperto, a cominciare dal pedone per finire al re e alla regina. Scontri corpo a corpo, cavalli usati come carri armati, cannoni potenti come il fungo nucleare. Sangue, miseria, dolore, passione, ardore, candore, potenza, comando e controllo sono messi in scena, sulla superfice cilindrica del Torrione Angioino di Bitonto, da una videoproiezione intesa come sequenza di sculture luminose immerse in un panorama sonoro." - Antonio Rollo